Daniele reviewed La macchina del vento by Wu Ming 1
La macchina del vento
5 stars
La macchina del vento è ambientato a Ventotene, isola su cui gli antifascisti venivano mandati al confino dal regime, tra il 1939 e il 1943. Il narratore è Erminio Squarzanti, giovane socialista, ex studente di Lettere, personaggio immaginario. Un giorno sull'isola arriva un nuovo confinato, Giacomo Pontecorboli, fisico romano, che sostiene di aver costruito una macchina del tempo, sulle orme del romanzo di H. G. Wells, e che ha una strana teoria su Ventotene: sull'isola, il tempo scorre più veloce che nel resto d'Italia. In questo contesto in parte storico e in parte fantascientifico, si inserisce la mitologia. Attraverso le rêveries di Squarzanti, prendono parte al racconto gli dèi greci, dal fascista Poseidone agli antifascisti Hermes e Atena, infiltrati tra i confinati. Nel romanzo vengono raccontate le misere condizioni in cui sono costretti i confinati, la penuria di cibo e di cure mediche, ma allo stesso tempo viene messa in luce la vivacità intellettuale del luogo, in cui sono raggruppate alcune delle migliori menti dell'antifascismo, tra cui Sandro Pertini. Così l'elemento fantascientifico del tempo che scorre più veloce si trasforma in metafora, per cui in un certo senso a Ventotene vanno più veloci, (pre)vedono in anticipo la caduta del fascismo e pongono le basi per il futuro dopo la guerra. Un tema importante del romanzo è il famoso Manifesto di Ventotene, considerato acriticamente uno dei testi fondanti dell'attuale Unione Europea. Wu Ming 1 riconduce questo documento dal giudizio strumentale e mitico che se ne fa comunemente al suo contesto storico, in cui ricevette critiche dagli stessi confinati. Come tutti i romanzi di Wu Ming, sia quelli collettivi che quelli solisti, anche La macchina del vento mentre racconta del passato parla anche del presente.