Reviews and Comments

Ho letto che questo libro ha un approccio molto diverso da quello che viene fuori dal film o per lo meno da quello che ci è stato proposto visto che il regista ha detto che il film è stato molto modificato in fase di montaggio contro la sua volontà.

In effetti il tono è molto diverso, molto problematico, con i due personaggi principali, il soldato e lo sceriffo costretti a fare (e a farsi) del male perché questo è quello che gli è stato insegnato e non hanno altre possibilità.

Il tema è abbastanza banale ma all'inizio rende abbastanza bene ma poi comincia la fuga del soldato e la trama diventa troppo inverosimile e quindi il racconto diventa meno interessante fino al finale troppo cinematografico.

Testo molto tecnico, troppo per le mie conoscenze e per i miei interessi e forse troppo poco per gli esperti del settore. Forse un buon testo per chi vuole cominciare a coltivare l'argomento in modo amatoriale.

L'idea che sta alla base della trama non è male, anche se ricalca tutta una serie di luoghi comuni alla letteratura fantasy (l'eroe casuale che si rivela predestinato, il gruppo, il viaggio) ma viene svolta male, almeno nella traduzione che ho letto perché i personaggi si muovono in modo artificioso e gli accadimenti diventano poco credibili e scollegati fra loro. Interessante è il modo in cui vengono svolti i rapporti all'interno del gruppo di amici che non sono per niente lineari ma molto realistici, una cosa ben scritta. Peccato perché forse alla fine la serie tv è migliore.

Si tratta di un saggio introduttivo sulle conoscenze attuali e soprattutto di ciò che ancora non è stato compreso della fisica dell'universo. La struttura è ben pensata perché alla fine di ogni capitolo fa un breve riassunto di quel che è stato detto e quindi diventa molto leggibile. È anche abbastanza aggiornato, mancando praticamente solo il lancio e le prime osservazioni del satellite Euclid alla realizzazione del quale l'autore ha partecipato con un ruolo di primissimo piano.

Alle prime pagine il romanzo ha un po' l'andamento di un romanzo "d'appendice" (come di diceva una volta) e lo scrivo io che ho sempre adorato quel tipo di letteratura. Invece, proseguendone la lettura questa prima impressione si rivela sbagliata perché l'intreccio è tutt'altro che "facilmente avventuroso" e diventa invece un bell'affresco di una vicenda piena di personaggi e vicende realistici. Della Storia con S maiuscola non ne so praticamente niente per cui non ho idea di cosa sia veritiero e cosa no ma sicuramente la riesce scrittrice a rendere tutto molto vibrante e interessante e anche qui viene voglia di approfondire (con wikipedia) i tanti accenni storici presenti.

Libro molto interessante perché parla della disfatta della campagna di Russia della seconda guerra mondiale da un punto di vista militare e patriottico con uno spirito critico, non politico né etico ma prettamente militare, molto forte verso la gestione della campagna. La cosa letta da un pacifista fa una certa impressione perché fa vedere la vicenda da un punto di vista lontano ideologicamente giungendo alle volte a conclusioni "familiari".

Alcune parti ovviamente risultano anche imbarazzanti come quando vengono alimentate le leggende degli "italiani brava gente" che risultano anche simpatici e benvoluti dai popoli che hanno subito l'invasione. Oppure la differenza di comportamento fra i soldati italiani e quelli degli altri eserciti, tedeschi in particolare, leggende che hanno sempre un po' soffiato sul fuoco del vittimismo di stampo fascista.